Nelle prime ore dell’alba del 22 gennaio di 76 anni fa (1854-1945), Qualiano si tingeva, con fiocchi di neve, di tristezza. Un atteggiamento mesto invase il cuore dei qualianesi che da quel momento si sentirono orfani di un padre amorevole e di un gigante della carità.
Oggi a distanza di anni raccogliamo i suoi numerosi frutti, dettati dall’amore verso gli ultimi e veso i derelitti. Buono, caritatevole e altruista seppe, nella sua esistenza, trasmettere nella quotidianità l’amore che Dio ha per ciascuno dei sui figli. Ebbe un segreto, quello di donarsi nella gratuità e senza misura, verso gli ultimi della società, incarnando appieno il messaggio cristiano. “Il Vangelo vissuto e praticato è ciò che vince il mondo è ci santifica” fu il suo motto e il suo programma di vita che ci ha lasciato come eredi di quell’amore che non troverà mai tramonto.
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